Apri la mente... Viaggia!

Dall’intuizione alla conferma: esiste una correlazione tra viaggiare e il livello di apertura mentale verso il prossimo
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L’indagine Value of Traveling che Momondo ha condotto su più di 7.250 persone provenienti da 18 paesi diversi ha portato a risultati chiari, chi viaggia spesso abbassa l’intolleranza, alza il suo livello di fiducia negli altri e cambia in positivo il suo atteggiamento verso culture, religioni e persone diverse, il 75%, addirittura, ha affermato di aver migliorato la propria opinione riguardo ai Paesi visitati.

Risultati positivi e incoraggianti… Se non fosse che l’indagine ha palesato anche un innalzamento dell’intolleranza verso gli altri, un dato che, confrontato con quello globale al 48%, dimostra che in Italia questa percezione è molto più diffusa e sentita. Il 60% degli intervistati italiani ha risposto dicendo che, in generale, oggi si è meno tolleranti rispetto a 5 anni fa.
Tuttavia sempre gli italiani ritengono il viaggio uno strumento privilegiato per abbattere barriere e muri tra popoli: il 65% degli intervistati afferma che se si viaggiasse di più ci sarebbero meno pregiudizi e più tolleranza.

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La classifica dei viaggiatori mondiali (che hanno visitato più di 10 paesi esteri) mostra un podio occupato interamente dagli europei: norvegesi, danesi, svedesi, britannici e tedeschi fanno parte della top 5 dei viaggiatori abituali, seguiti da italiani (il 28%) e americani (11%). Chi invece viaggia meno sono messicani, brasiliani, russi, sudafricani e turchi.

I benefici del viaggiare in termini di apertura verso la diversità sono statisticamente rilevanti a prescindere da età, genere e livello di istruzione e di reddito di chi viaggia. Tre quarti degli intervistati ne hanno riconosciuto l’effetto sulla propria percezione personale.

Il consiglio? Preparare le valigie e sperimentare su sé stessi questa correlazione!

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