Come viaggia un canoista con GoOpti? Dove mette il kayak?
Haha, il kayak e l’attrezzatura vengono caricati sul furgone del nostro allenatore, mentre noi canoisti andiamo con GoOpti all'aeroporto, prendendo poi l’aereo per raggiungere la destinazione finale. Ci organizziamo sempre così quando partecipiamo a delle gare. Invece, quando andiamo ai preparativi è un'altra cosa. Di solito andiamo tutti insieme con il nostro furgone, il che può essere molto faticoso. Quando siamo andati a Pau in Francia, abbiamo guidato per 16 ore. Un’esperienza terribile.
Come atleta professionista avrai sicuramente visitato gran parte del mondo. Ti sei innamorato di qualche posto in particolare?
Sì, Tignes in Francia. È come il paradiso sulla terra. L'ho scoperta quando siamo andati alle preparazioni e da allora, ci ritorno ogni estate con la mia ragazza. Ci siamo completamente innamorati di questo posto, perché ha tutto quello che una persona può desiderare; il ghiacciaio offre l’opportunità di sciare 365 giorni all'anno, nei dintorni ci sono molti sentieri per mountain bike, il lago offre diversi sport acquatici ... Là ho realizzato anche un video su come ho praticato tre sport diversi in solo un giorno, prima ho sciato, poi ho remato e infine anche pedalato. Amo la Slovenia, ma se dovessi trasferirmi da qualche parte, mi trasferirei là.
Come vanno i preparativi all'estero? Può un atleta trovare il tempo per trasformarsi in turista?
Dipende da che tipo di persona sei. La maggior parte dei ragazzi segue il principio hotel, computer, televisione, allenamento, cibo, riposo, ... Io scelgo sempre luoghi dove si può anche vedere qualcosa, vivere nuove esperienze … Gli allenamenti sono ovviamente al primo posto e si svolgono 6 giorni alla settimana, tre volte al giorno, seguendo più o meno questo programma: la mattina dalle ore 8 alle ore 9.30 c’è l’allenamento sull'acqua, poi abbiamo un'ora e mezza di tempo libero, dopodiché un'ora e mezza di fitness, poi c’è la pausa pranzo seguita da un'ora e mezza di riposo e alle ore 15 c’è di nuovo l’allenamento sull'acqua. È possibile fare il turista il mercoledì pomeriggio, dal momento che abbiamo gli allenamenti solo la mattina e la domenica, quando siamo liberi per l’intera giornata. L’ultima volta, quando siamo stati a Empuriabrava, in Spagna, vicino a Barcellona, ho approfittato di ogni momento libero per visitare tutto ciò che c’è di interessante da vedere.
C'è qualche posto in particolare che non ti piace per le preparazioni e preferisci evitarlo?
Sì, Al Ain vicino a Dubai. Là un sceicco ha creato un percorso per kayak artificiale in mezzo al deserto. Solitamente lo visitano i nostri atleti che praticano la canoa slalom e altri atleti europei, ma io non ci andrei neanche se mi pagassero, perché impazzirei! Ad eccezione degli allenamenti, non avrei niente da fare, perché è in mezzo al nulla.
Hai 33 anni e molti atleti professionisti a quest’età sono già alla fine della loro carriera, mentre tu stai ancora migliorando! C'è davvero un po’ di Batman o un po’ di James Bond in te? *
(risata) Sì, un po’ di Batman, certamente. Anche i risultati dei test che ho fatto, indicano che la mia preparazione sta migliorando e che come atleta sto ancora crescendo. Non lo so, forse ho buone predisposizioni per questo tipo di sport, ma noto che ottengo gli stessi o migliori risultati con meno sforzo di altri atleti in questa disciplina. Penso dipenda anche dalla preparazione psicologica. Puoi essere un atleta di alto livello, puoi essere fisicamente pronto al 100% con ottima tecnica, ma se al momento della gara non sei concentrato al 100%, allora tutto è inutile. I preparativi psicologici sono indispensabili. Hai solo una possibilità, senza eventualità di correzione.
* Nejc ha realizzato, assieme al suo sponsor, un video promozionale in cui nelle vesti di James Bond, effettua il percorso da Londra a Venezia su una moto, una bicicletta e una barca. Nel secondo video invece, si è presentato come Batman. In entrambe le parti è stato incredibile! Puoi guardare entrambi i video QUI.
Sei ansioso prima delle competizioni?
Beh, da sempre ho problemi con l’ansia. Ma questa è una cosa positiva, perché se ce l’ho, allora so che farò del mio meglio durante la gara. In alcune competizioni locali, dove non ho l’ansia, noto che mi esprimo solo al 95% delle mie capacità. Mentre se mi sento ansioso, so che ho a che fare con qualcosa di veramente importante, e solo allora accade quel momento speciale, quando cadi in una specie di tunnel personale e non senti nulla e dai il 105% delle tue capacità. Quando, dopo la gara, sento di avere dei dolori muscolari so che ho fatto davvero del mio meglio.
Lo sport è un viaggio a lunga durata, anche se la tua disciplina è lo sprint. :) Come descriveresti questo percorso?
Penso di fare il miglior mestiere al mondo. Il percorso di un atleta professionista è molto faticoso, perché si soffre molto (risata). Quando ti alleni d’inverno, soffri al freddo, tutto il tuo corpo ti fa male, e spesso ti chiedi ma chi me lo fa fare. Poi arriva la seconda parte della stagione, quando iniziano le gare, gli allenamenti si fanno ancora più duri, tenti di superare le tue debolezze, rafforzando la tua forma fisica e psicologica, e combatti contro l’ansia e le forti scosse adrenaliniche durante le competizioni. Tuttavia, quando arrivi al traguardo e vedi il numero 1 sullo schermo, sai che sei il migliore al mondo e tutti i tuoi sforzi sono ripagati. Penso, che questo è quel momento che dà senso a tutto. E ti fa sentire appagato.
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