Storie degli autisti GoOpti: la famiglia Sancin

Nella famiglia Sancin guidano tutti per GoOpti; papà Giuseppe, la mamma, entrambe le figlie Alice e Elisa ed i loro partner. Sono sempre stati molto uniti. Prima gestivano una scuderia e vedevano solo cavalli, poi il papà ha scoperto GoOpti … ''Il papà decide una cosa e poi tutti lo seguiamo'' racconta la figlia Alice, mentre il papà aggiunge: ''È stato un successo incontrare GoOpti che è una organizzazione perfetta.'' Vi interessa sapere come funziona la famiglia Sancin?
Papa

1Papa' Giuseppe con figlia Alice

Come è iniziata la vostra avventura ‘famigliare’ con GoOpti?

Giuseppe: Per puro caso. Prima ci occupavamo di cavalli e io anche del negozio di ricambi auto che a causa della crisi ho dovuto chiudere nel 2008. Avevamo una scuderia con circa 50 cavalli di varie razze. Io facevo l’istruttore di equitazione, mentre le mie due figlie, Alice ed Elisa, partecipavano a vari campionati internazionali. Però non era un lavoro con il quale si poteva vivere … Avendo una carrozza ho pensato di cominciare portando in giro i turisti. Quando andai in Comune per ottenere la licenza, mi dissero che potevano darmi solo l'autorizzazione comunale per trasportare persone in auto. Beh, non avendo altra scelta, completai tutti i corsi necessari, ottenni l’autorizzazione, comprai un mini van e voltai pagina nella vita. In quel momento non avevo idea che mi sarei trovato così bene. Dopo essermi unito al network di GoOpti il lavoro è cresciuto. Oggi abbiamo più van e lavoriamo tutti per GoOpti.

Alice, come mai ti sei decisa di unirti al business di papà e diventare un autista professionista GoOpti anche tu?

Alice: Mi è sembrata un’occasione buona di lavoro. Prima vedevamo solo cavalli, con enormi sacrifici gratuiti ma poi quando il lavoro di papà è cresciuto, abbiamo deciso tutti di aiutarlo. Da noi è cosi; il papà decide una cosa e poi tutti lo seguiamo. Lo chiamiamo padre padrone. (ride)

Giuseppe: Recentemente siamo diventati ufficialmente un franchising di GoOpti e questo ci permetterà di crescere ancor di più per invitare anche altri autisti e colleghi a lavorare con noi.

Alice, come ti trovi nel ruolo della donna al volante. Hai qualche storia interessante da condividere?

Alice: Una volta sono andata a prendere una signora all’aeroporto. Dopo averla aiutata a sistemare le valige, mi disse: ''Grazie, cara. Adesso aspetto l’autista.'' Io la guardai e dissi: ''Ma, signora. Sono io la sua autista.'' Lei pensava che io dovessi solo portarle le valigie. E poi mi disse ancora: ''A, veramente. Lei guida?'' ''Eh sì, la porto a casa. Venga, l’aiuto a salire.'' Alla fine mi ha fatto i complimenti, tutta contenta.

A volte sono gli uomini quelli che non si fidano …

Alice: Appunto. Un' altra volta mi è successo di avere il van pieno di donne e un solo uomo, che mi ha guardata e ha detto; ''Ah, una donna che guida. Ma siamo sicuri?'' Io mi sono girata e gli ho detto: ''Mah, intanto sono brava a guidare. Finora ho portato tutti quanti vivi all’aeroporto. Ma lei, si è guardato intorno?'' Tutte le passeggere a bordo lo stavano fissando e poi una di loro ha detto: ''Ma guardi che la ragazza ha ragione. Vuole scendere subito?'' Poi ci siamo fatti tutti una risata e abbiamo proseguito il viaggio senza problemi.

Quali solo le scoperte più interessanti che avete imparato guidando per la GoOpti?

Io ho conosciuto a memoria i Centri Commerciali. Ormai li conosciamo tutti. (ride)

E qual è il tuo preferito?

Valecenter Marcon. Bellissimo anche il centro Eden vicino all’aeroporto Marco Polo. Li c’è anche la piscina e quando ho 3, 4 ore di tempo, mi porto il costume da bagno e vado a farmi una bella nuotata. Poi sono tutta fresca e pronta a partire.

Giuseppe: Io invece ho scoperto quanto è prezioso conoscere le lingue per poter comunicare meglio con i clienti. Io per esempio parlo l’italiano, l’inglese, lo sloveno, croato, il serbo e l’arabo. Sono molto fortunato ad aver avuto la possibilità di imparare così tante lingue che adesso mi aiutano moltissimo.

Caspita! 6 lingue!

Si, mia mamma era Slovena, di Bled e mio papà Italiano, di Trieste Servolano. Si sono conosciuti all’ università di medicina di Lubiana, dove mio papà è andato a studiare perché l’università a Trieste durante la guerra era chiusa. Si sono sposati e poco dopo hanno avuto due bambini. Dopo la guerra mio padre voleva ritornare a Trieste per esercitare la sua professione di dottore, ma lo Stato Italiano non gli riconosceva il suo dottorato in medicina. Nel desiderio di provvedere al meglio per la sua giovane famiglia mio padre ha deciso di accettare l’offerta di lavoro in Libia, prima a Bengasi e poi a Tripoli. Li siamo rimasti per 14 anni! È grazie a mia madre che parlo lo sloveno, serbo e croato, che non ho mai studiato. Con mio padre parlavo italiano, mentre in Libia ho frequentato la scuola dei Fratelli De La Salle imparando l’italiano, l’inglese e l’arabo.

Qual è l’aspetto del lavoro che più vi piace e qual è quello che è meno piacevole …

Alice: La cosa più bella dell’essere un autista GoOpti è che conosci tanta gente con molte storie diverse, mentre la cosa che può creare problemi sono l’eccesso di bagagli. Una volta ho avuto un passeggero che voleva trasportare un enorme plasma! Non entrava nemmeno nel van.

Giuseppe: A volte ci succede che le persone ordinano il trasferimento direttamente da casa, però vivono in vie nelle quali è impossibile arrivarci con i mini van. Specialmente a Trieste abbiamo un enorme problema con alcune strade che sono strettissime, come per esempio Vicolo Scaglioni, Via Fra Pace da Vedano, Scala Santa ... Poi a Trieste di notte la gente lascia addirittura le vetture in doppia fila o in divieto di sosta e più di qualche volta siamo costretti a ritornare fuori in retromarcia. Ho stilato un elenco di tutte le vie nella mia ‘black list’ (ce ne sono circa 30) per darla a tutti gli autisti GoOpti che guidano a Trieste cosi evitano di danneggiare il van come è successo a me. In questi casi saremmo molto grati se i passeggieri ci avvertissero delle vie non accessibili.

Progetti per il futuro?

Giuseppe: Crescere, invitare altri autisti a lavorare con noi e offrire sempre un servizio ottimo che soddisfa le esigenze dei nostri passeggeri.

Alice: Come ho detto; il papà decide una cosa ... (ride) No, scherzo. Mi piace molto fare questo lavoro e mi soddisfa che ci siano sempre più persone che vogliono viaggiare con noi. Perché viaggiare con GoOpti è sicuro, economico, facile e divertente.

Vai incontro a nuove avventure anche tu!

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